Platone racconta il mito delle metà all’interno del Simposio. Ci dice che noi tutti esseri umani, all’alba dei tempi, siamo nati uniti alla nostra anima gemella, come fossimo siamesi. Presentavamo, quindi, un unico corpo, un unico cuore, 2 gambe, 2 braccia e 2 teste. La sintonia tra gli uomini era elevata e questo suscitò invidia negli Dei. Zeus, a quel punto, decise di dividere, spaccare in due, gli uomini scaraventando una metà in un luogo e l’altra metà in un altro luogo. Ad oggi, ognuno di noi è ancora alla ricerca della sua dolce metà. E se fosse proprio questa la motivazione per la quale avviene un tradimento? A riguardo si può consultare subito.news per approfondire l’argomento.
Non c’è una risposta universale al perché si tradisce e, soprattutto, al perché si viene traditi. C’è chi reagisce, dopo aver scoperto che il proprio partner ha un amante, con l’auto colpevolizzazione. Quindi, con l’addossare sulle proprie spalle tutte le eventuali colpe del perché il compagno o la compagna abbia deciso di fare quel gesto, come se ci si volesse porre a carnefici per giustificare l’altro e trovare un po’ di consolazione.
A volte, quando ci si trova in questa situazione, si risponde con la costante ricerca di risposte alle domande più comuni e spontanee: “Lei/lui chi è?”, “Perché?”, “Quando è successo la prima volta?” e, soprattutto, “Quante volte è capitato?”. Sono tanti punti interrogativi che inondano la mente e fanno perdere la lucidità. Si rischia, spesso, di diventare sadici nel volere a tutti i costi determinate risposte, come se le parole del traditore, che sappiamo benissimo faranno male, possano riuscire a lenire leggermente il dolore e darci la forza per odiare.
In tanti, infatti, cercano di rispondere all’amore con l’odio. Di rispondere con quel sentimento negativo sperando possa riuscire a farci superare la situazione di perdita momentanea. È una situazione comune quella di reagire con la perdita della propria rotta, non ci si riconosce più in nulla e si cade nella perdita di fiducia nell’altro e nel mondo, soprattutto quando il tradimento colpisce una coppia “stabile”, quella coppia definita storica agli occhi degli altri perché durava da parecchi anni.
Il tradimento e la società
Superare un tradimento, a volte, è un lavoro difficile a causa della società. Viene visto come una piaga sociale, la gente parla e cerca di trovare motivazioni, spesso surreali, per spiegarsi una situazione che non la riguarda personalmente. È difficile per chi viene tradito aprirsi e dire ad alta voce ciò che è successo, come se fosse una vergogna ciò che ha subito.
Il problema della società incide notevolmente. Le risposte al perché si tradisce possono essere molteplici, dalla libertà di uno dei due partner di voler evadere, al calo di passione. Solo chi ha tradito sa perché ha fatto quel gesto e per quanto faccia male, bisogna comprendere le sue motivazioni e cercare di rialzarsi, sicuramente arrancando un passo qua e là, ma restar fermi a rimuginare sull’accaduto non aiuterà il cuore a ricomporsi.
Per quanto si è alla costante ricerca di colpevoli, si invita sempre a farsi domande su se stessi, non per porsi al di sopra solo per essere state vittima, ma per comprendere se ci sono stati atteggiamenti o falle nel rapporto che hanno condotto il partner a voler cercare emozioni forti o un altro amore altrove.