Economia e trading

Cosa sono i piccoli prestiti inpdap

Negli ultimi anni è nettamente aumentata la tendenza a richiedere prestiti di importi non elevati, necessari per far fronte a spese casalinghe o a bisogni quotidiani di liquidità. In questi casi può risultare utile richiedere un piccolo prestito, il cui ammontare si attesta tra i mille ed i diecimila euro e di solito è da rimborsare in tempo brevi.

Tipologie di prestiti inpdap

Una delle tipologie di piccoli prestiti più diffuse sono i piccoli prestiti Inpdap, erogati dal 2012 dall’INPS. Da quell’anno, infatti, l’INPDAP è stato soppresso ed è confluito nell’INPS. Di solito il rimborso delle rate avviene in modo automatico, decurtando l’importo direttamente dallo stipendio o dalla pensione del soggetto richiedente.

Da ciò so deduce che tale tipologie di prestiti è rivolta esclusivamente ai dipendenti pubblici o privati, che hanno il diritto di ricevere particolari agevolazioni in merito ai tassi d’interesse applicati. Anche i pensionati possono usufruire dei piccoli prestiti Inpdap. Per rimborsare le rate attraverso il meccanismo della cessione del quinto dello stipendio è necessario che il richiedente sia un lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato o un pensionato.

Per quanto riguarda l’ammontare del piccolo prestito, che ricordiamo non può superare i diecimila euro, esso verrà definito seguendo specifici paramenti, come l’entità della pensione o dello stipendio ed alla tipologia di contratto, in caso lavoratori dipendenti. Per richiedere un piccolo prestito Inpdap è necessario presentare domanda, compilando i moduli distribuiti dall’ INPS e non è prevista la presentazione di documenti che motivino la spesa (tutte queste info sono state prese dal sito prestitiinpdap24).

Esempi di prestiti inpdap

I piccoli prestiti Inpdap possono essere rimborsati in un numero variabile di rate, che vanno da un minimo di 12 ad un massimo di 48, e si distinguono in:

  • piccoli prestiti Inpdap annuali il cui importo non può superare l’ammontare mensile netto dello stipendio ed è da rimborsare in 12 rate;
  • piccoli prestiti Inpdap biennali il cui ammontare deve essere pari a due mensilità ed è rimborsabile in 24 rate;
  • piccoli prestiti Inpdap triennali da rimborsare in 36 rate. Il prestito non può superare le tre mensilità di stipendio o pensione.
  • piccoli prestiti Inpdap quadriennali rimborsabili in 48 rate. L’ammontare del prestito deve essere pari a quattro mensilità.

E’ poi possibile richiedere un secondo piccolo prestito, a patto che sia trascorso un periodo di tempo prestabilito che varia in base alla tipologia di piccolo prestito e che può variare dai 6 mesi ai 24 mesi. In caso di morte del lavoratore dipendente per cause sopravvenute durante l’esercizio delle proprie mansioni lavorative, la parte restante del debito non ancora rimborsata diventerà inesigibile.