Salute

Parametri vitali: ecco come distinguerli e cosa c’è da sapere

I parametri vitali rappresentano i primi segnali da osservare per tracciare un profilo generale dello stato di salute di una persona. Per queste ragioni è molto importante controllarli frequentemente.

I parametri vitali solitamente sono tenuti sotto controllo da un infermiere, per specificare le condizioni cliniche di un paziente e un eventuale peggioramento o miglioramento delle proprie condizioni di salute. Scopriamo insieme come distinguerli e cosa sono nello specifico.

Che cosa sono i parametri vitali? Come si individuano?

La misurazione dei parametri vitali fa parte di una delle manovre del primo soccorso. I valori dei segni vitali indicano il quadro delle condizioni di salute di una persona e consentono di individuare la presenza di eventuali problematiche. I parametri vitali, pertanto, evidenziano lo stato di salute dell’organismo, consentendo di intervenire in modo repentino in caso di eventuali anomalie.

In particolare, i segni vitali principali possono offrire una panoramica su come funzioni il cuore, i polmoni e sullo stato di coscienza di una persona. I principali segni vitali sono cinque:

  • la pressione arteriosa: i cui parametri consentono di stabilire il funzionamento dell’apparato cardiocircolatorio. Valori fuori dalla norma indicano un quadro clinico compromesso e problemi di salute che devono essere affrontati velocemente;
  • la temperatura corporea: un altro valore molto importante che indica le condizioni di salute della persona e stabilisce l’eventuale presenza di un’infezione in corso;
  • la frequenza respiratoria: uno dei segni vitali più importanti che consente di individuare in modo veloce lo stato di salute di una persona. Solitamente una persona che gode di buona salute, emette circa 20 respiri al minuto;
  • la frequenza cardiaca: è un valore che si misura attraverso il polso e indica quanti sono i battiti al minuto;
  • la saturazione: ovvero il grado di emoglobina presente nel sangue.

Come abbiamo visto, i segni vitali sono dei segnali immediati che consentono di capire le condizioni di salute di una persona, e vengono appunto misurati nel corso delle manovre di pronto soccorso. 

Tra i segni vitali secondari, invece, troviamo: lo stato di coscienza, ovvero la capacità di una persona di mantenere la lucidità e un collegamento con la realtà e il colore della pelle.

Perché i parametri vitali sono importanti?

Grazie alla misurazione dei parametri vitali, un infermiere può avere la percezione di come siano realmente le condizioni di salute del paziente e questa percezione, in molte situazioni può rivelarsi davvero importante per salvare una vita. 

Un’alterazione della temperatura corporea può essere un segnale di un’eventuale infezione o infiammazione nel caso in cui la temperatura dovesse superare i 37.5 gradi. In caso contrario, se dovesse scendere al di sotto dei 35 gradi potrebbe essere un indicatore da non sottovalutare e importante nella diagnosi di iportermia. 

Generalmente, la temperatura di un adulto è compresa tra i 36.2 e i 37.2 gradi centigradi. Per una corretta misurazione della temperatura si utilizzano termometri specifici da posizionare sotto le ascelle o nel retto (per i bambini), oppure dei termoscanner che approssimativamente possono indicare una temperatura corretta.

In caso di anomalie, i segni vitali possono essere degli importanti per effettuare delle indagini più approfondite. Rientrano nei parametri vitali secondari la percezione del dolore e lo stato di coscienza.

Prestare attenzione a questi segnali e intervenire rapidamente è spesso importante in molte circostanze in cui è necessario prestare soccorso. Talvolta è necessario agire in modo repentino per ridurre il rischio che possano peggiorare le condizioni di salute del paziente e aiutarlo così a ristabilirsi.