Nel 2020 a Dubai si è tenuto un nuovo Expo. Il Giappone si è presentato con il progetto “Where Ideas Meet“, dove si incontrano le idee, pensato da Yuko Nagayama & Associates. L’obiettivo del progetto è quello di usare l’architettura per sottolineare le vicinanze e le similarità tra Medio Oriente e Giappone stesso.
L’EXPO di Dubai, durato dal 1 ottobre 2021 al 31 marzo 2022, ha ospitato più di 190 paesi e più di 25 milioni di visitatori, provenienti da tutto il mondo. È stata la prima Esposizione Universale che si è tenuta in un paese arabo.
Expo 2020 a Dubai: il padiglione del Giappone
Fin dai tempi antichi, il Giappone ha saputo assorbire e reinterpretare stimoli culturali e artistici provenienti da tutto il mondo, riscrivendoli però in una chiave unica e inimitabile. Importante è da sempre il legame con il Medio Oriente, che il Giappone a Expo 2020 ha voluto proprio sottolineare ed esaltare.
Il reticolo della facciata, in 3D, voleva proprio evidenziare i punti in comune dei modelli tradizionali arabi e giapponesi. Le linee di continuità e di connessione tra le due zone del mondo si sviluppano lungo due direttrici: una prettamente culturale e una tecnologica. Il Giappone, infatti, ha fatto della tecnologia digitale la sua protagonista in questo Expo 2020: presentazioni visive e spaziali, immagini in movimento e nebbia ultrafine, tecnologie avatar e robotiche dell’ultimo minuto erano le vere star del Padiglione.
Expo 2020, il Giappone e la continuità con il Medio Oriente
Il primo elemento che salta all’occhio, del padiglione del Giappone, è l’originale facciata esterna. I motivi geometrici mediorientali Arabesque, infatti, si mescolano con quelli giapponesi Ashanoa, dando vita a un reticolato in 3D unico nel suo genere. Questo, infatti, non solo ricorda i motivi artistici dei due ambienti culturali, ma addirittura proteggeva il padiglione dalla luce del sole.
Fuori dal padiglione, lo studio Yuko Nagayama ha pensato a una vasca d’acqua: questa rinfrescava l’area di attesa per l’ingresso e, soprattutto, rifletteva la facciata dando vita a un’ulteriore tridimensionalità.
Padiglione del Giappone: come visitarlo
La visita del Padiglione del Giappone a Expo Dubai durava circa un’ora. Ogni visitatore aveva a disposizione una guida tecnologica sotto forma di smartphone e, durante il percorso, un avatar unico per ogni visitatore rendeva l’esperienza immersiva e unica nel suo genere.
In più, sul Web sono stati aperti due siti speciali con l’obiettivo di fungere da Padiglione virtuale del Giappone, visitabile da chiunque. Sempre per sottolineare l’avanzamento tecnologico e culturale, il Padiglione del Giappone ha anche consentito ai propri visitatori di usare robot avatar controllati a distanza.
La presenza del Giappone a Expo è stata importante poiché nel sarà proprio questo paese a ospitare l’Esposizione Universale, a Osaka. Proprio nel Padiglione di Expo a Dubai, il Giappone ha anche mostrato il proprio paesaggio e ha allestito modelli in miniatura del proprio paese. Era inoltre presente un’area introduttiva all’Expo 2025, per invogliare tutti i visitatori a non perderselo.