alternativa alla farina bianca
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Farina bianca fa male: è vero o no? Quali farine scegliere in alternativa?

La farina bianca è un alimento che è entrato nella vita comune per il suo grande utilizzo. Solo che esso ha avuto un forte incremento dagli anni del 1990 fino ad oggi. Tuttavia è in atto una vera diatribe, una controversia piuttosto discussa tra gli esperti del settore e il piccolo consumatore.

La farina bianca fa male? Iniziano con lo spiegare perché non fa male. Essendo un prodotto alimentare essa è soggetta a una grande quantità di controlli dove ci deve essere la certezza di una totale eliminazione dei batteri e microrganismi patogeni. Naturalmente esso deriva da un elemento vegetale, cioè dal grano.

Dall’altro lato la farina bianca fa male per colpa della lavorazione. Diciamo che per riuscire a produrne una grande quantità la si sottopone ad una polverizzazione dove si perdono tanti nutrienti e rimangono esclusivamente le proteine e i grassi che fanno male.

Inoltre si procede ad uno sbiancamento della farina per avere una facilità di lavorazione. Infatti c’è un procedimento che viene utilizzato per riuscire a eliminare alcune componenti che anneriscono il composto.

Dunque la farina bianca, alcune tipologie, sarebbero da evitare, ma siccome il consumatore si volge sempre ad un prodotto che costa di meno, ecco che allora il suo commercio continua.

Macinatura e conseguenze sulla farina

Per riuscire a garantire una grande quantità in commercio, la farina bianca viene macinata, rimacinata, macinata ancora e polverizzata. Questo consente di poter “maciullare” tutto il chicco di grano, perfino la pellicola esterna che è molto grassa.

Le farine migliori devono avere una sola macinatura, presentarsi in modo grossolano, dove c’è una diversa quantità di elementi nutritivi, ma soprattutto non ha subito lo sbiancamento che impoverisce ulteriormente i benefici della farina.

La macinatura è una lesione della farina dove si disgregano perfino i cristalli interni che sono poi quelli nutrienti. Maggiormente la farina è raffinata e maggiormente fa male.

Sbiancamento delle farine, perché si effettua?

Indichiamo il problema dello sbiancamento che riduce il pigmento naturale della farina. Questa pratica si basa sull’uso di ossido di azoto, cloro e perossido di benzoile, con l’aggiunta di Sali esterni che aumentano la pericolosità della farina.

Tale procedimento è ancora molto usato nelle Nazioni che non fanno parte dell’Unione europea e che propongono dei costi molto bassi per quanto riguarda le farine.

Alternative alla farina bianca

Per avere un’alimentazione sana è preferibile eliminare, in modo graduale le farine bianche, specialmente la 0 e la 00.

L’alternativa è quella di optare per le farine integrali di grano, segale, riso, mais e avena. Dove però è importante avere sempre una sola macinatura. Già optando per le farine rimacinate a pietra oppure con unica macinatura, si ha una farina molto più sana.