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Regolazione pressostato: come si fa? Ogni quanto bisogna effettuare una manutenzione?

Il componente che riesce a dare una buona spinta idraulica, all’interno di impianti di riscaldamento oppure delle reti idrauliche di immissione dell’acqua in casa, è il pressostato.

Praticamente è una sorta di “pompa” che si può impostare e regolare per decidere quale sia la spinta che debba avere all’interno delle condutture per far defluire l’acqua. Non è raro che esso si danneggi oppure subisca dei danni per quanto riguarda alcune anomalie del sistema.

Per esempio nelle caldaie, il calore intenso e la presenza dei fumi combusti, porta ad avere realmente dei danni al suo interno, cioè all’interno del pressostato. Per riuscire quindi a gestirlo, è necessario che si effettui una pulizia, manutenzione e una regolazione.

Funzioni del pressostato

Le operazioni del pressostato sono rapportate alla pressione che si colloca in 2 e 4 atmosfere. Esso si azione in modo automatico, in alcuni impianti, mentre si potrà accendere o spegnere, tramite un interruttore, per altre strutture.

Nelle autoclavi ci sono dei pressostati che si azionano direttamente con l’interruttore. In caso però esso è danneggiato oppure ha una regolazione non adatta, è normale che la pressione interna non funziona. Questo vuol dire provocare un rallentamento del defluire corretto dell’acqua.

Quando un pressostato ha una spinta eccessiva, cioè molto forte, l’acqua tende a schizzare all’esterno. All’interno di un impianto di riscaldamento si rischia che l’acqua non venga ottimamente riscaldata proprio perché “scappa via”.

In caso la regolazione è bassa, il problema andrà ad interessare comunque un lento defluire delle acque e di conseguenza non apporta una buona regolazione interna.

Come fare la regolazione pressostato

Il pressostato si può regolare in manuale per tarare i corretti valori che esso possiede. Si deve intervenire direttamente sulle due viti che sono appunto i comandi di regolazione. Una vite è stata progettata per l’avviamento dell’autoclave, mentre l’altra occorre per lo spegnimento. Muovendole si riesce a garantire una taratura della pressione dell’acqua al momento dell’intervento.

Si consiglia di montare il pressostato in verticale per evitare dei depositi di calcare che rendono poi impossibile la regolazione.

Dovete agire in modo da capire quale sia la pressione che vi aggrada o vie è utile durante il funzionamento.

Ogni quanto fare la manutenzione pressostato?

All’interno del pressostato passano tante impurità e depositi di calcare che bloccano il suo corretto defluire e questo conduce ad un problema di regolazione. Alle volte i cambi di regolazione nascono proprio a causa di una continua ostruzione interna.

La manutenzione dovrebbe avvenire almeno una volta ogni 2 anni. Tramite l’uso e l’applicazione dello sciogli calcare si ha dunque una soluzione ideale per evitare ostruzioni che poi sono il male maggiore per questo componente della pressione.