Il codice tributo 1504 fa parte della tabella relativa alle imposte da pagare sui contratti d’affitto. In particolare, questo di cui stiamo parlando è un codice che si utilizza per differenziare il tipo di tassa e si riferisce all’imposta di registro da pagare quando si vuole prorogare il contratto stipulato con l’affittuario. Andiamo nel dettaglio e vediamo come ci si deve comportare.
Che cos’è la proroga di un contratto di affitto?
La proroga, nei termini dei contratti di locazione, va di norma comunicata 30 giorni prima della scadenza all’Agenzia delle Entrate. Si tratta In poche parole di un’estensione ulteriore della durata del contratto d’affitto (che può essere anche di una sola annualità). Perché questo sia possibile bisogna pagare un’imposta ulteriore a quella che si paga normalmente utilizzando gli altri codici dell’insieme “Locazione e affitto di beni e immobili” (dal 1500 al 1510) e che deve essere versata entro e non oltre 30 giorni dalla scadenza del contratto. Ci sono due modi principali per adempiere al pagamento e comunicare la proroga:
- La si può inviare sotto forma telematica utilizzando il portale dell’agenzia attraverso i software oppure attraverso Fisconline ed Entratel; solo in questo caso si può addebitare l’imposta presso il proprio conto corrente bancario, utilizzando l’IBAN.
- Il secondo metodo, ovviamente più scomodo, è quello di recarsi all’ufficio dove avete registrato il contratto e fornire il modello F24 con il codice tributo già assegnato che attesta il pagamento delle imposte. Considerate quindi le lunghe code che dovrete affrontare per affrontare una burocrazia simile.
Come si calcola l’imposta per la proroga?
Contratto d’affitto 4+4:
- Canone annuale di 500 € e decorrenza in data 1 maggio del 2019: alla prima scadenza naturale del contratto (30 aprile del 2023), se si desidera prolungare per altri 4 anni, bisogna comunicarlo e pagare l’imposta entro il 31 maggio del 2023. In caso di pagamento annuale del canone, l’imposta che viene calcolata ha un’aliquota bassissima e corrisponde al 2% (che corrisponde a 100 €). Successivamente a questa data l’imposta dev’essere versata nelle stesse modalità annualmente e quindi entro fine maggio del 2024, del 2025 e del 2026.
- Se il contratto presenta come postilla la cedolare secca e si vuole continuare con questa opzione nel contratto è necessario che lo si confermi assieme alla comunicazione della proroga, entro 30 giorni dalla scadenza del contratto o di una proroga già avvenuta.
Come si compila il modello F24, in questi casi?
Quando si devono versare le imposte dei contratti di locazione di necessita di un modello F24 “Elide” che sta per “elementi identificativi”, scaricabile direttamente nel sito dell’Agenzia delle Entrate. Prima di tutto bisogna compilare la prima parte con i propri dati anagrafici e fiscali, dopodiché procedere in questo modo: nella parte in cui vengono chiesi i dati del contribuente, come il codice fiscale e aggiungere come codice identificativo il numero 63; quando invece vi trovate nella sezione “Erario ed altro” fate bene attenzione a come la compilate, perché è la parte che dev’essere più curata:
- Codice ufficio: indicate in questo campo il codice ufficio della prima registrazione oppure di quello che riceverà il pagamento.
- Codice atto: a differenza dei contratti di locazione, va lasciato vuoto
- Tipo: per quelli di locazione dovete segnare una F
- Elementi identificativi: Indicare il codice del contratto composto da 17 caratteri reperibile nel modello delle richiesta di registrazione del contratto che l’ufficio ha restituito, oppure nella ricevuta telematica successiva alla registrazione tramite il sito.
- Codice: inserite il codice 1504
- Anno di riferimento: Inserite l’anno a cui si riferisce, per i pagamenti successivi. In caso di registrazione indicate l’anno della stipula del contratto o della scadenza
- Importi a debito versati: indicare quanto si deve pagare.