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Croce celtica: origini, significato e descrizione

Fin dalle epoche più antiche, la croce è stato un simbolo carico di significati complessi in molte culture diverse: è stata usata, infatti, per rappresentare le stagione, i punti cardinali, ma anche per esempio i quattro elementi basilari dell’universo (acqua, terra, aria, fuoco).

Delle varie rappresentazioni della croce, la croce celtica da sempre è una di quelle che più affascina l’uomo: per la sua valenza simbolica, ha assunto connotati diversi in base alle epoche storiche e ai cambiamenti culturali.

Originaria delle regioni celtiche d’Irlanda e Gran Bretagna, la croce celtica ha una forma semplice (un cerchio vuoto posto su una croce latina, all’altezza del punto d’intersezione dei bracci) ma un significato potente.

Andiamo a scoprire tutto quello che c’è da sapere su questo antico e misterioso simbolo.

Origine e significato della croce celtica

Già da molto prima dell’avvento del cristianesimo, si attestano croci celtiche ritrovate nelle aree dove era presente la cultura celtica. In questo periodo originale, è molto probabile che questo simbolo rappresentasse l’universo o il sole, e che fosse usata per indicare un collegamento tra il mondo della terra e il mondo celeste.

In epoca medioevale, la croce celtica viene assunta dal cristianesimo celtico-irlandese – risalgono a questo periodo, infatti, le tombe sormontate da questo simbolo che ancora è facile trovare nei cimiteri irlandesi – mentre il suo significato viene completamente stravolto in epoca moderna.

Dopo la seconda guerra mondiale, infatti, la croce celtica è stata presa come simbolo tipico di alcuni movimenti politi e partiti legati all’estrema destra, nonostante l’opposizione dei discenti degli antichi celti.

Questo tipo di estremismo, infatti, ha riconosciuto la cultura celtica come quella originaria e più autentica, quindi quella autoctona dell’Europa prima che il continente fosse “contaminato” da successive immigrazioni e invasioni.

Decaduto questo tipo di cultura, è stato compiuto oggi un grande sforzo per restituire la croce celtica al suo significato originale, che è molto profondo e spirituale e non ha nulla a che vedere con la politica.

Inoltre, questo simbolo antichissimo è stato scelto anche per tantissimi loghi: tra i più celebri troviamo quello della la Gaelic Athletic Association, quello della nazionale di calcio dell’Irlanda del Nord e quello della Chiesa in Galles, che ha al centro una croce celtica dal 1954.

La leggenda di San Patrizio

Oltre che a un significato storico, la croce celtica ha anche un legame con le leggende, e in particolare con la figura di San Patrizio, la celebre figura irlandese che si festeggia nell’omonima, famosissima festa.

La leggenda racconta che il santo proveniente da Roma si recò in Irlanda per evangelizzare il paese, e svolse con successo la sua missione perché ebbe la grande sensibilità di non sopprimere con forza le credenze locali, ma di incorporarle nella nuova fede che predicava.

La leggenda vuole, quindi, che fu proprio lui a ideare la croce celtica, modificando quella cristiana per renderla più comprensibile ai locali: San Patrizio, infatti, era stato schiavo sulla Slemish Mountain, e quindi conosceva a fondo la lingua e la cultura irlandese.

Grazie a questa conoscenza aggiunse quindi il sole – potente simbolo celtico – alla croce cristiana, che dal quel giorno fu conosciuta come croce celtica e si diffuse in tutta l’Irlanda.