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Colori con la I: ecco i più importanti in Italia e nel mondo

Di colori con la I non esistono molti.  Forse solo l’indaco, con le sue tre sfumature. Andiamo quindi a vedere quali sono gli altri colori con la lettera I che noi non conosciamo.

Quali sono i colori che iniziano con la lettera I?

  • Indaco: è un colore tra il viola e il blu ma più tendente al viola. Lo conosciamo tutti come un colore che fa pare della scala cromatica dell’arcobaleno. L’indaco però è anche una sostanza colorante azzurro-violacea di origine vegetale. Era già noto in Asia 4000 anni fa: l’India infatti era il principale produttore di questo colorante. Appartiene alla categoria “coloranti al tino” ovvero delle sostanze insolubili trasformate in modo da diventare solubili e per permettere la tintura. L’indaco si ottiene dalla bollitura delle foglie di Indigofera tinctoria e anche dall’Isatis tinctoria (guado) in grandi vasche contenenti ammoniaca (oppure idrossido di calcio o sodio; nei tempi antichi veniva usata urina di cavallo). Il liquido colorante poi ottenuto (giallo-verde) veniva fatto ossidare in altre vasche (costantemente agitate) diventando, quindi, con il rimescolamento il colore vira finalmente al conosciuto azzurro-violaceo. Nella cultura della Mauritania questo colore è simbolo di prestigio, Infatti è uso di questa popolazione di spalmarsi le zone del corpo scoperte dagli indumenti con una polvere color indaco, e grazie a ciò vengono soprannominati “uomini blu”. Anche la tunica del gruppo etnico e nomade dei tuareg è indaco, considerato segno di nobiltà (la tagelmust). Ultima curiosità riguardante il colore indaco: a seconda dell’aggiunta di coloranti scuri o bianchi si ottengono poi tre tonalità tendenti più o meno sia al colore viola e alcune più verso il blu. Abbiamo quindi l’indaco scuro, che potremmo associare al colore che oggi chiamiamo color “melanzana” tendente al viola scuro con un mezzotono di blu scuro all’interno; l’indaco chiaro, con aggiunta di biacca, un colore molto elegante e molto femminile sempre tendente al viola; infine abbiamo il colore indaco elettrico, che noi conosciamo come “blu carta da zucchero” tendente quindi al blu elettrico con un leggero sottotono violaceo non molto evidente.
  • Isabella: curioso nome che indica un tipo di bianco tendente al color crema, ma con un sottotono che vira leggermente al color havana (beige molto chiaro), che lo fa sembrare quindi quello che viene conosciuto come “bianco crema sporco”, molto in voga tra i colori usati per le stoffe utilizzate per gli abiti da sposa e per quelle giacche maschili caratteristiche indossate dall’élite presente a Cuba.