Quando parliamo di ristrutturazioni edilizie, è chiaro che occorre rispettare una serie di normative, che variano a seconda del territorio in cui si opera. Se, ad esempio, ci focalizziamo sulle zone vincolare della Toscana, ci sono diverse cose che dobbiamo sapere. Queste normative interverranno sulla manutenzione, del restauro e sulla ristrutturazione. Il rispetto delle regole, ovviamente, è utile a garantire la conformità urbanistica e paesaggistica delle opere, oltre che a evitare sanzioni o problemi burocratici. Prendiamo in analisi la Toscana, perché è una regione ricca di storia, di edifici e di bellezze architettoniche che, spesso, hanno bisogno di un ritocco. Cerchiamo di capirne di più riguardo questo tema. Ecco tutto ciò che devi sapere.
Occhio alle normative:
Come abbiamo già accennato, gli interventi in campo edilizio non sono sempre così facili come sembrano. Questi, infatti, richiedono il bisogno di un’impresa seria e affidabile, che sia in grado di rispettare le regole del territorio ma anche, e soprattutto, l’unicità dell’edificio o della struttura da ristrutturare. Chiaramente, la ristrutturazione è solo una delle diverse operazioni che si possono compiere in tale ambito. Stando a quanto riportato dal Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. n° 380/2001), le ristrutturazioni edilizie nelle zone vincolate della Toscana devono rispettare determinate norme, che influenzano le varie tipologie d’intervento e le relative procedure. L’articolo 3 di tale decreto fa una classifica delle varie opere e le suddivide in:
- Manutenzione ordinaria, che consiste in interventi di riparazione e rinnovamento senza alterazione della struttura dell’edificio;
- Manutenzione straordinaria, che prevede interventi che modificano parti strutturali ma senza alterare la volumetria complessiva;
- Restauro e risanamento conservativo, ovvero opere mirate alla conservazione e alla valorizzazione di edifici con rilevanza storica;
- Ristrutturazione edilizia, che sono interventi che possono modificare radicalmente l’immobile, con possibile alterazione della volumetria o della destinazione d’uso.
Nelle zone vincolate, come i centri storici delle meravigliose città toscane, sono le autorità competenti a dover autorizzare i vari interventi. La pratica edilizia deve essere presentata, innanzitutto, al Comune, che dovrà dare o meno il permesso per procedere. Per quanto riguarda le ristrutturazioni private di piccola entità, invece, la legge consente di non ricorrere a un’impresa, qualora non vengano modificati gli impianti. Chiaramente, le normative e le pratiche burocratiche diventano indispensabili specie davanti interventi di grande entità, che coinvolgono edifici di un certo valore e richiedono tecniche particolari. Se sei interessato a come ristrutturare una casa a Firenze e hai bisogno di conoscere tutte le informazioni relative a documentazione e tempistiche, dovresti vedere cosa dice la legge.
Informazioni relative a documentazione e tempistiche
Se parliamo ancora di Toscana e, nello specifico, di Firenze, sappi che i tempi che precedono una ristrutturazione sono di circa 60-90 giorni. Attenzione, però, perché nelle zone vincolate il tempo aumenta, a causa della richiesta di autorizzazioni specifiche. In questo caso, ci sono parecchi fattori che possono influenzare l’attesa, come la scelta delle finiture e dei materiali da utilizzare, la tipologia degli impianti da installare, i tempi di approvazione delle pratiche edilizie e la necessità, qualora ce ne fosse bisogno, di restauri conservativi. Una volta aver ottenuto il via, però, le rogne non finiscono qui. A fine lavori, infatti, dovrai presentare al Comune una comunicazione di fine lavori, un certificato di collaudo finale e una ricevuta con la quali sottolinei i cambiamenti dal punto di vista catastale. Inoltre, ricorda che, negli ultimi anni, il Governo italiano ha lanciato parecchi aiuti e ha fissato molti incentivi, a favore di chi deve impegnarsi in lavori di ristrutturazione e restauro di un edificio, avendo un occhio di riguardo anche per il miglioramento dell’efficientamento energetico. Per poter usufruire di queste agevolazioni, però, dovrai, obbligatoriamente, inviare la documentazione all’ENEA. Dopo aver capito quali sono le normative da rispettare e in che modo muoverti, per non rischiare di avere problemi e gestire al meglio le pratiche burocratiche, ristrutturare un immobile sarà un gioco da ragazzi.