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Pignoramento autovetture: cos’è e come funziona

In genere, quando si parla di pignoramento, si intende la confisca forzata nei confronti di debitori, ai quali è stato sollecitato molte volte un pagamento; quindi questa espropriazione costituisce, di fatto, una sorta di garanzia per il creditore. Questo può accadere nei confronti di beni mobili (come l’auto) e anche quelli immobili (come la vostra prima casa). Per entrare nel dettaglio non dovete far altro che continuare a leggere, così da evitare certi rischi.

Come funziona il pignoramento delle autovetture?

Avendo già spiegato di cosa di tratta, andiamo a specificare meglio cos’è e come funziona la procedura di pignoramento con la confisca definitiva del veicolo. Il Codice civile anzitutto prevede che dopo tale procedura, la vettura, della quale il debitore diventa custode fino a che non avviene il ritiro da parte della polizia giudiziaria, venga poi rivenduta. Nel 2015 entra in vigore il decreto n.83 (che successivamente, nello stesso anno, si converte in legge n. 132) che non è altro che una modifica della precedente normativa sulla procedura di esecuzione forzata:

  • Prima: l’atto di pignoramento veniva notificato a mano con la spedizione dell’atto presso il domicilio del debitore.
  • A seguito delle modifiche: l’ufficiale giudiziario, anziché recarsi fisicamente dal debitore per notificare l’atto, può avvalersi dei dati ottenuti dal PRA (Pubblico registro automobilistico) e, dopo aver trovato il veicolo, inviare la notifica al proprietario per via telematica.

In questo modo l’ufficiale giudiziario che indaga per conto del creditore vede notevolmente facilitato il lavoro e il suo potere investigativo, dato che prima potevano avere la difficoltà di non poter reperire la vettura. Assieme a questa modifica anche all’IVG (Istituto Vendite Giudiziarie) vengono attribuite più competenze: nel caso in cui, nelle vicinanze del debitore non ci sia, la procedura di pignoramento viene eseguita dall’Istituto più prossimo possibile.

Normativa del 2018

Nell’anno 2018 vengono apportate ulteriori e impirtanti modifiche al decreto legge illustrate precedentemente:

  • Vengono istituiti degli organi che controllano le situazioni del sovradebito e una nuova formula dell’atto da consegnare al tribunale (il cosiddetto atto di precetto)
  • L’IVG manderà tramite posta elettronica certificata (pec) una notifica al creditore della presa in custodia della vettura.
  • L’ufficiale giudiziario invierà al creditore l’atto di pignoramento, solo in seguito alla presa il custodia del veicolo, di modo che venga registrato.
  • Il creditore è tenuto poi a depositare i documenti relativi al bene alla cancelleria del tribunale civile. Se questi non vengono consegnati si consedererà il prignoramento inefficace ai fini della legge.
  • Dopo Equitalia qualcosa è cambiato: il debitore potrà estinguere il suo debito mediante la cessione di proprietà del veicolo a favore del creditore. In caso il valore dell’auto superi il costo del debito, il creditore dovrà versare la differenza al debitore.

Le seguenti norme sono ancora in vigore senza ulteriori modifiche nell’anno 2019.